FAQ RECENTI
- 1.
-
D. Ho varici da molti anni e non mi hanno mai dato problemi. A cosa posso andare incontro se non mi prendo cura del mio problema?
-
R. L'insufficienza venosa cronica è µna patologia insidiosa che può determinare diverse complicazioni. Queste ultime divengono statisticamente più frequenti quanto più tempo trascorre dell'esordio dei sintomi e dei segni clinici, quindi una patologia varicosa di vecchia data, non mette al riparo dalle complicanze ma al contrario espone seriamente al rischio di andarvi incontro.
-
Le complicazioni sono:
-
- la tromboflebite superficiale o varicoflebite;
-
- la trombosi venosa profonda che può ulteriormente complicarsi con l'embolia polmonare;
-
- le alterazioni della pelle del terzo inferiore e mediale della gamba, ovvero l'ipodermite da stasi, una sorta di indurimento con iperpigmentazione della pelle e del tessuto ipodermico, che precede la comparsa dell'ulcera venosa;
-
- l'ulcera venosa;
-
- il linfedema secondario;
-
- l'emorragia per rottura di una varice molto superficiale.
- 2.
-
D. Una terapia medica per le varici ben condotta, con calza elastica adeguata utilizzata costantemente, flebotonici, attività fisica idonea e deambulazione quotidiana, può scongiurare il rischio di complicazioni?
-
R. Lo scopo della terapia medica è soprattutto quello di alleviare i sintomi dell'insufficienza venosa cronica e di rallentarne l'evoluzione, ed entro certi limiti, anche quello di ridurre la possibilità di complicazioni, ma non di eliminarle del tutto.
- 3.
-
D. L'intervento chirurgico è rischioso?
-
R. Ad ogni procedura medica o chirurgica è connesso un rischio, che per i trattamenti in questione è in linea generale molto basso. Al contrario, è molto più rischioso non curare le varici.
- 4.
-
D. L'intervento chirurgico è cnvenzionato?
-
R. Gli interventi chirurgici che eseguo presso La Casa di Cura Villa Elena e la casa di Cura S. Anna a Cagliari, sono erogati dal Sistema Sanitario Nazionale.
-
Si accede alle cure tramite impegnativa del medico curante. L'intervento chirurgico è preceduto da un pre-ricovero, ovvero una giornata da dedicare agli esami clinici e strumentali indispensabili per valutare l'operabilità generale.
-
Il pre-ricovero precede l'intervento chirurgico di un periodo variabile da una settimana a venti giorni.
- 5.
-
D. Le terapie per i capillari non eliminano per sempre il problema. Che senso ha curarli?
-
R. Chi ha un'insufficienza venosa cronica se la porta nel suo DNA per sempre, anche dopo un intervento ben riuscito per la bonifica delle varici e dopo il trattamento dei capillari. Questo significa che le varici e i capillari successivi al trattamento, qualunque esso sia, si sarebbero comunque formati andando ad aggiungersi a quelli preesistenti se non si fossero trattati. In sostanza, nella maggior parte dei casi, è la cronicità della condizione che genera nuove varici e nuovi capillari, non una terapia ben fatta. Molto si può fare per mantenere il più a lungo possibile il risultato, ovvero l'uso costante di calze elastiche, terapia medica e un'idonea attività fisica. Inoltre piccoli ritocchi con la scleroterapia una volta all'anno, sono in grado di eliminare i capillari di nuova formazione.
- 6.
-
D. La terapia sclerosante si può affrontare in estate?
-
R. La terapia sclerosante si può fare in estate solo se non ci si espone al sole per tutto il periodo del trattamento e per i successivi quaranta giorni al termine dello stesso. Esiste infatti il rischio di pigmentazione cutanea.
- 7.
-
D. La terapia laser-trandermica dei capillari si può fare in estate?
-
R. Meglio evitarla a causa della possibilità pigmentazione cutanea.
- 8.
-
D. E' vero che le varici non vanno operate in estate?
-
R. La terapia chirurgica dell'insufficienza venosa cronica può essere affrontata in qualunque periodo dell'anno. Il motivo per il quale alcuni pazienti preferiscono evitare la stagione più calda è legato all'utilizzo di una calza terapeutica nei trenta giorni successivi all'intervento, cosa che può creare disagio se si permane in ambienti non climatizzati, o più frequentemente, a causa delle limitazioni che un intervento eseguito in estate determina sulle vacanze balneari. Non si tratta in sostanza di controindicazioni mediche.