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Termoablazione della safena

E' una tecnica mini-invasiva che ha consentito di rivoluzionare l'approccio chirurgico all'insufficienza venosa cronica degli arti inferiori rendendolo semplice e mini-invasivo.

Laddove l'intervento chirurgico si proponeva di asportare la safena , le più recenti tecniche termoablative con sonda laser o radiofrequenza lasciano la safena nella sua sede anatomica ma ne determinano l'obliterazione ottenendo lo stesso risultato funzionale senza però le manovre traumatiche tipiche dello stripping chirurgico e con più rapidi tempi di recupero e minimo disagio post-operatorio. Vanno inoltre aggiunti i vantaggi di una minore incidenza di complicazioni rispetto allo stripping e della immediata ripresa di una normale vita di relazione.

Durante la procedura la fibra laser viene introdotta in safena con tecnica percutanea eco-guidata o con una breve incisione. La sua attivazione produce l'obliterazione calore-indotta del vaso. Al trattamento sono solitamente abbinate le flebectomie complementari, ovvero l'asportazione delle varici visibili , che sono i rami della safena, tramite microincisioni cutanee.

Tale procedura richiede un ricovero SSN in day surgery preceduto da un prericovero. La dimissione avviene la sera stessa della procedura.

E' indispensabile l'utilizzo della calza elastica per trenta giorni nel post-operatorio e una sostanziale integrità dell'attività deambulatoria in quanto il camminare fa parte integrante delle terapie prescritte in dimissione.

La possibiità di poter ricorrere alla termoablazione della safena richiede una valutazione specialistica da parte del chirurgo operatore che valuterà la presenza di parametri anatomici ed emodinamici compatibili con la metodica.

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